di Emir Kosturica
Spagna/Francia, 2008, documentario, 90 min.
Emir Kusturica racconta il genio e la sregolatezza del calciatore del secolo: Diego Armando Maradona. 'Maradò", come lo chiamano in coro i tifosi argentini, è un uomo dal carisma assoluto che, oltre a essere un fuoriclasse imbattibile del calcio, è anche un rivoluzionario che urla contro l'imperialismo americano, un cocainomane che ha rischiato di perdere tutto per la droga e l'alcol, un credente che ha trovato la forza di rialzarsi ('Non sono morto perché lui, lassù, non ha voluto, ma ero morto") e un attore che non recita la vita, la vive.
Emir Kusturica mette in scena la vera storia di un mito che non ha perduto la sua universalità negli errori e nelle cadute. Osannato, temuto, odiato o idolatrato, "El Pibe De Oro" dice la sua su tutto. Eppure il regista pare rivelare e raccontare anche se stesso attraverso Maradona: i due si riconoscono, si piacciono, si comprendono negli eccessi, nel sarcasmo, nell'amore per la famiglia e nell'antiamericanismo di fondo.
La vittoria contro l'Inghilterra nei Mondiali del 1986 in Messico, diviene vittoria del popolo e delle nazioni sfruttate dall'Occidente. Maradona, da vero mago del calcio, gioca con la mano e segna. Nessuno se ne accorge, o quasi. Di fronte alle accuse il calciatore risponde: "E' stata la mano di Dio".
Un colpo di teatro, non c'è che dire.
Emir Kusturica mette in scena la vera storia di un mito che non ha perduto la sua universalità negli errori e nelle cadute. Osannato, temuto, odiato o idolatrato, "El Pibe De Oro" dice la sua su tutto. Eppure il regista pare rivelare e raccontare anche se stesso attraverso Maradona: i due si riconoscono, si piacciono, si comprendono negli eccessi, nel sarcasmo, nell'amore per la famiglia e nell'antiamericanismo di fondo.
La vittoria contro l'Inghilterra nei Mondiali del 1986 in Messico, diviene vittoria del popolo e delle nazioni sfruttate dall'Occidente. Maradona, da vero mago del calcio, gioca con la mano e segna. Nessuno se ne accorge, o quasi. Di fronte alle accuse il calciatore risponde: "E' stata la mano di Dio".
Un colpo di teatro, non c'è che dire.
Ingresso gratuito
